«L’amministrazione comunale di Magione nel comporre il bilancio di previsione che andremo ad approvare nelle prossime settimane – ha spiegato il vicesindaco e assessore al bilancio Massimo Lagetti alle parti sociali e associazioni di categoria presenti all’incontro promosso dal comune di Magione – pur partendo da una condizione di grande difficoltà, ha scelto di non andare a toccare i servizi a domanda individuale, quali mensa e trasporto scolastico; così come restano invariate Tari, Tasi e Imu. La Tasi rimane quindi al 2,1 mille con la detrazione di venti euro per ogni figlio a carico fino a 26 anni ed esenzione totale per la prima fascia Isee.
Rimangono inoltre le agevolazioni per le imprese artigianali e commerciali mentre è stato approvato l’aumento della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche per il commercio ambulante. Una tassa ferma da decenni il cui importo era irrisorio».
«Un bilancio – prosegue Lagetti – che deve fare i conti con la progressiva diminuzione di trasferimenti dallo Stato, in particolare con l’ultima legge di stabilità, con l’aumentata difficoltà delle famiglie e conseguente richiesta di un maggior supporto economico alle amministrazioni, soprattutto quelle comunali; il diminuire di alcuni introiti conseguenza della crisi che sta colpendo anche il settore produttivo del nostro territorio. Una situazione che tocca, spesso in maniera più forte, anche i comuni limitrofi ponendo le amministrazioni davanti a decisioni impopolari ma inevitabili».
«L’amministrazione comunale di Magione per poter coprire il fabbisogno di bilancio – ha reso noto Lagetti – dopo diverse simulazioni per capire l’impatto sulla cittadinanza ha preso la decisione di aumentare l’Irpef dall’0,5 attuale allo 0,8 con un’esenzione per i redditi sotto i diecimila euro. L’esenzione riguarderà all’incirca tremila cittadini».
Le diverse parti sociali presenti, unanimi nel riconoscere la grave situazione economica generale e la difficoltà ad operare in un contesto in cui le normative «cambiano ogni sei mesi», hanno rilevato la necessità di un effettivo controllo sull’evasione fiscale, anche in collaborazione con gli enti preposti, richiesto un maggior impegno nella verifica delle esenzioni e augurato, per il futuro, un sistema che consenta di avere maggiori scaglioni nel pagamento delle tasse e l’esenzione dell’Imu per le case date in comodato d’uso ai figli.
L’assessore Lagetti, nel rispondere alle diverse sollecitazioni, ha sottolineato l’attenzione dell’amministrazione nella tutela di servizi a domanda individuale reputati fondamentali. «Per questo, nonostante le difficoltà, abbiamo deciso di mantenere il tempo pieno in tutti i plessi in cui è presente mantenendo inalterato il costo dei servizi stessi».
All’incontro erano presenti per la Confcommercio: Carlo Pretolani e Andrea Veracchi; per CNA Magione, Simona D’Orazio; per la Spi-Cgil del Trasimeno, Ivo Banella, Fernando Seppoloni, Giovanni Bisogno; per la Uil, Daniele Marcaccioli; per la FP della Cgil, Patrizia Mancini.
Ma come si fa ad essere d’accordo con una manovra che aumenta del 60% l’addizionale IRPEF, che non prevede alcun investimento strutturale per ridurre la spesa corrente. La giunta ed il sindaco (a giugno scorso ) ah dichiarato che avrebbe lasciato invariate le aliquote comunali pur sapendo già dei tagli ai trasferenti statali e poi disegna solo scenari in cui i cittadini sono costretti a pagare spre di più. Ed il prossimo anno anno toccherà a TASI TARI IMU. Abbiamo proposto al Consiglio comunale alcune soluzioni che avrebbero permesso di non aumentare le tasse ma non sono state prese in considerazione per mere considerazioni elettorali perché proposte dal M5S. Auspichiamo un deciso cambio di tendenza perché negli ultimi anni si è assistito solo ad aumento della pressione fiscale.