Francesca Caproni candidata alle regionali dell’Umbria 2024, ecco i motivi
Francesca Caproni candidata alle regionali dell’Umbria 2024, si pubblica l’intervista realizzata da Noi Moderati Civici per l’Umbria.
1) Cosa l’ha spinta a candidarsi per le elezioni regionali del 17 e 18 Novembre 2024?
Ho ricevuto diverse proposte per questa candidatura e ho deciso di accettare quella di “Noi Moderati” nella componente dei civici per l’Umbria, perché ho trovato persone nelle quali ripongo la mia fiducia da molti anni, come per esempio il già Sen. Luca Briziarelli, e altre che ho conosciuto in questa occasione che considerano la politica con spirito di servizio, nel segno del fare e non solo del promettere. Per quanto mi riguarda sento che in questo momento posso mettere a disposizione delle Istituzioni regionali la mia esperienza politica e professionale, nella concretezza che ha sempre contraddistinto il mio impegno, in ogni cosa che ho fatto e che farò.
2) Crede che la Presidente Tesei abbia ben lavorato per la nostra Regione? Cosa migliorerebbe?
Dirigo un Ente da oltre venti anni che è uno dei bracci operativi della Regione Umbria, ho avuto modo di vivere oltre che di seguire ed ascoltare, il lavoro di questa Presidente e di questa Giunta rispetto alle precedenti. In poco tempo, e avendo dovuto sopperire ad emergenze tipo il COVID e la crisi internazionale, è stato fatto un lavoro straordinario che ha dovuto innanzitutto prendere in mano una regione commissariata e sistemarne i conti, cosa di non poco conto e oggi risolta. Il grande lavoro della Giunta Tesei è sotto agli occhi di tutti, a parte chi non vuol vedere, sul turismo e sulla promozione, ma anche sulle infrastrutture e nella parte dello sviluppo economico ed agricolo. La sanità non è peggiorata rispetto al passato, non siamo tra le peggiori regioni d’Italia, alcune cose positive sono state fatte, vedi l’elisoccorso e gli investimenti, è innegabile che in questo settore c’è ancora molto da fare ed è anche per questo che il lavoro deve proseguire con questa esperienza di centro destra e con questa Presidente. Sicuramente c’è da completare la riduzione delle liste di attesa già iniziata e arrivata a buon punto, ma che va assolutamente azzerata, si deve poi proseguire nell’assicurare all’area del Trasimeno-Orvietano i servizi sanitari fondamentali attraverso il potenziamento del Presidio di area disagiata di Città della Pieve e una stretta sinergia tra l’ospedale di Castiglione del Lago e l’Azienda ospedaliera di Perugia, oltre che lavorare per assicurare una medicina di base territoriale funzionale. A differenza del centro sinistra a noi non interessa moltiplicare le direzioni sanitarie, ma piuttosto i punti di erogazione dei servizi ai cittadini. Credo che chi è chiamato ad amministrare può fare sempre più e meglio, certo è che si deve essere obiettivi che negli ultimi cinque anni si è aperto un cambiamento importante.
3) Da amministratore prima e da Presidente e poi Direttore del Gal poi, si è sempre impegnata per il Trasimeno. Quali Azioni metterebbe in campo per risolvere la crisi idrica?
Salvare il Trasimeno significa salvaguardare anche la Sua economia a partire da quella turistica passando per la pesca e l’agricoltura. I suoi problemi vanno affrontati a livello nazionale, oggi, grazie a una proposta partita da “Noi moderati e civici per l’Umbria”, è stato individuato quale Commissario straordinario per il Trasimeno, Nicola dell’Acqua, già Commissario nazionale per la lotta all’emergenza idrica, che ha fondi e poteri per superare i vincoli e procedere quindi con manutenzioni straordinarie e opere di adduzione, elementi fondamentali per risolvere la dannosa crisi idrica.
4) Una delle proposte che Lei ha lanciato in occasione della presentazione della Sua candidatura con “Noi moderati – civici per l’Umbria” è stata quella della revisione della legge regionale sulle aree protette che si occupa in particolare di parchi. Può spiegarci il senso di questo progetto?
Credo sia fondamentale salvaguardare l’ambiente, ma questo non può contrastare lo sviluppo di intere aree. Ci devono essere opzioni equilibrate in grado di assicurare rispetto della natura e sviluppo. Le regole attuali non garantiscono né l’uno né l’altro di questi aspetti, ma anzi sono state solo un vincolo gravoso per famiglie, imprese e intere comunità. Questo non riguarda solo il Trasimeno, ma tutte le aree regionali interessate dalla presenza di parchi, quindi parliamo di decine di Comuni, decine di migliaia di cittadini e centinaia di aziende che non possono pensare ad ampliamenti, ristrutturazioni edilizie, creazione di strutture turistiche o di annessi agricoli. Ci sono Comuni che addirittura non hanno potuto ospitare manifestazioni sportive importanti, come per esempio l’ex area dell’aeroporto di Castiglione del Lago o quella del Monte Cucco, meta importante per i deltaplani. Dobbiamo essere in grado di andare oltre a tutto questo.
Oltre al Lago ha seguito spesso l’area dell’Orvietano. Come valorizzerebbe questa importante zona?
Orvieto è una delle più belle città dell’Umbria, l’orvietano è fatto di tanti piccoli borghi bellissimi, che hanno a disposizione un ricco patrimonio culturale, un ambiente incantevole e incontaminato che ha grandi potenzialità. Il lavoro che abbiamo cercato di fare in questi anni, e che continuerò a fare nelle istituzioni regionali se ne avrò la possibilità, è quello di garantire supporto all’economia turistica e alla promozione anche attraverso grandi eventi, oltreché migliorare le infrastrutture e i servizi base che ne garantiscono anche la residenzialità ed evitano lo spopolamento, soprattutto a favore dei giovani che assicurano il futuro di questi territori.
5) Da commercialista è da sempre in contatto con le attività del territorio, quali pensa siano le azioni da intraprendere per valorizzare il tessuto imprenditoriale? E quali idee per i giovani?
L’economia dell’Umbria è fatta di piccole medie imprese che sono l’ossatura del nostro sistema economico, e sono fermamente convinta che le istituzioni devono essere vicine agli imprenditori, non solo con il sostegno tramite gli strumenti finanziari, ma anche per esempio promuovendo un sistema di riforme che tende alla semplificazione degli strumenti di accesso ai fondi o alle autorizzazioni. Semplificare significa maggiore garanzia anche sulle possibilità di controllo. Non condivido il concetto di economia assistita, l’intervento pubblico deve aggiungere valore e garantire una maggiore possibilità di sviluppo, principalmente in innovazione tecnologica, internazionalizzazione e sostenibilità. I giovani sono il nostro futuro quindi è necessario investire sulla formazione e sulla promozione delle attività imprenditoriali giovanili. In una parola, le istituzioni devono essere più vicine e più attente ai bisogni dell’impresa.
6) Perché gli elettori dovrebbero riporre la fiducia in lei?
Perché sono una persona concreta e libera. Il mio modello è quello di programmare e fare e solo successivamente diffondere ciò che ho fatto, non è mio costume promettere e non mantenere, e chi mi conosce questo lo sa perfettamente. Ho fondato insieme ad altri amministratori, imprenditori, professionisti e persone della società civile una associazione civica per l’Umbria della quale sono la Presidente, perché il mio impegno vuole rimanere nel civismo per una politica che sia al servizio del territorio e vicino alle persone. Oggi posso dire di poter mettere al servizio delle istituzioni una esperienza importante.
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