Lega Umbria perde un altro pezzo di spessore, si dimette Augusto Peltristo

La Civica Piegaro incontra la Presidente della Provincia. Peltristo :” Al centro dell’incontro la sicurezza stradale”

Lega Umbria perde un altro pezzo di spessore, si dimette Augusto Peltristo

Augusto Peltristo, Capogruppo della Civica di Piegaro si dimette dal Partito Lega Salvini Premier. A comunicarlo lui stesso inviando una lettera al segretario regionale, provinciale e del Trasimeno della Lega. “Le motivazioni di questa mia decisine – è scritto nella lettera – sono molteplici, nazionali, regionali e locali”.


Fonte: Augusto Peltristo (la lettera)


Peltristo nello spiegare i motivi fa un flashback: “Sono entrato nel Partito per stima ed amicizia di alcune persone che mi hanno spinto ed incoraggiato a prendere parte a quel progetto ambizioso, ma alla portata, di cercare di migliorare il Paese, la nostra Umbria e stare dalla parte dei cittadini. Pur non facendo parte del Partito, nel mio piccolo, insieme al mio Gruppo Civico ed altri amici, abbiamo contribuito nel 2018 all’elezione di molti parlamentari di centrodestra”.

Diverse le cose fatte: “Nel 2019, con ancora più entusiasmo – scrive -, abbiamo sostenuto pubblicamente i candidati per le elezioni regionali, nella speranza di liberare l’Umbria dalla egemonia decennale della sinistra che negli ultimi anni del proprio mandato era stata travolta da numerosi scandali, l’Umbria aveva bisogno di aria nuova”.

Strapotere della sinistra: “Voglio premettere che il nostro Gruppo Consiliare, come d’altronde, gli altri gruppi lacustri si trovano ad essere forza di minoranza, praticamente in “trincea” contro uno strapotere della sinistra che non teme tornate elettorali, dovuto alla costruzione di una “rete” di consensi e voti di scambio che si perpetua da anni e che alcuni personaggi di centrodestra non hanno combattuto con decisione, ma anzi hanno assecondato”.

Le delusioni: “La prima delusione è avvenuta a livello nazionale, quando il Leader della Lega ha deciso (mal consigliato) di far cadere il governo giallo-verde, fino a quel momento un crescendo di azioni che facevano aumentare il consenso e una regione dopo l’altra veniva conquistata. E poi quella alternanza di dichiarazioni, quella non chiarezza (vedi questione green pass) che dai cittadini è stata avvertita come un brancolare nel buio e di insicurezza”.

Poi in Regione, dopo più di 50 anni di dominio assoluto della sinistra la storica vittoria.

Peltristo nella lettera tiene a precisare che le opinioni che esprime sono del tutto personali, ma assicuro che tanta gente comune e non solo militanti e simpatizzanti la pensano come lui.

“Sono state disattese la fiducia e l’ottimismo di tanti Umbri – aggiunge – che si aspettavano un serio cambiamento. È chiaro che nessuno possiede la ‘bacchetta magica’ e le problematiche non possono essere risolte in pochi mesi e poi è arrivata anche la pandemia. Al sottoscritto e non solo, è sembrato che i vertici politici erano cambiati, ma tutto il resto era rimasto tale e quale”.

Sarebbe servito un cambio di passo, che non si è avvertito. “Su alcune questioni – continua l’ex leghista – bisognava imporre con decisione le proprie direttive, cosa che non si è fatta. Anche la pandemia, disastrosa, sia da un punto di vista sanitario, sociale ed economico non può rappresentare una giustificazione”.

E poi parla delle divisioni e litigi: “Troppe divisioni e litigi all’interno del Partito e della maggioranza hanno prodotto ripercussioni sulla stessa Giunta e sono andati ad influire negativamente sull’azione del Governo Regionale. Allo stesso tempo non si dà un’adeguata visibilità e comunicazione ai cittadini delle questioni che si stanno trattando”.

Tante le cose richieste a livello locale non risolte: “Come Gruppo Consiliare, avevamo chiesto un interessamento ed una presa di posizione su determinate tematiche che avrebbero prodotto giovamento anche a livello regionale. Questioni di cui se n’è parlato, ma che non si è approfondito e soprattutto risolto”.

E poi fa l’elenco: “Dalla questione delle ceneri in Valnestore, ai mancati screening sanitari sulla popolazione, alla bonifica dei terreni di cui si farà artefice l’Enel Distribuzione, al Museo Paleontologico Luigi Boldrini, alla diminuzione cronica del personale e delle prestazioni sanitarie nel Trasimeno, al collegamento stradale Perugia-Chiusi. Nel frattempo il sottoscritto con la collaborazione del suo gruppo (due membri hanno già lasciato il partito nel 2021) e di tanti amici tra cui il Comitato Pievaiola, abbiamo intrapreso spesso battaglie che hanno migliorato o sicuramente tutelato gli interessi di tanti umbri”.

La petizione: “Nel 2017 abbiamo di fatto dato il via ai lavori sulla Pievaiola con una petizione che ha ottenuto oltre 4.000 firme chiedendo alla Regione dell’Umbria la realizzazione del protocollo d’intesa che prevedeva lavori (fino a quel momento inesistenti) sulla strada Regionale SR 220 tratto da Strozzacapponi e Fontignano e maggiore sicurezza stradale su tutte le strade regionali”.

Amianto: Nel 2019 abbiamo dato il via alla nascita del protocollo tra Dipartimento di Prevenzione Usl Umbria 1 e il Gestore Umbra Acque che prevede controlli analitici sulle tubazioni alla ricerca di fibre di amianto nelle acque potabili, con 50 punti di prelievo nella Provincia di Perugia, presto arriveremo anche nella Provincia di Terni, così tutta l’Umbria sarà controllata”.

Poste Italiane: Nel 2021 altra petizione vincente, questa volta per chiedere alla direzione di Poste la riapertura a pieno regime degli uffici postali nella nostra regione e l’aumento del personale che opera all’interno di essi. Grazie ai 5.000 firmatari siamo riusciti a ‘costringere’ Poste alla riapertura degli uffici postali in ben 15 comuni umbri riducendo enormemente tanti disservizi e disagi alla popolazione”.

Mancato rimborso degli abbonamenti: “Nel settembre 2021 abbiamo chiesto la mediazione dei parlamentari Umbri, Regione e ANCI verso il Governo Centrale per il rimborso degli abbonamenti scolastici per l’anno scolastico 2020/21, ma fino ad ora nessuna soluzione. Ed è per questo che ai primi di febbraio abbiamo sollecitato la Giunta Regionale a trovare una soluzione, sono soldi delle famiglie, è giusto e doveroso restituire il dovuto. E poi alcuni suggerimenti inascoltati, dalla ricerca delle sedi alternative agli edifici scolastici in caso di tornate elettorali (ottobre 2020) ad avere una corretta qualità dell’aria in tutti gli istituti scolastici (settembre 2020)”.

Tali battaglie o suggerimenti non sono state appoggiate con decisione da nessun esponente del partito. “Ma nonostante questo la gente ha apprezzato e si è unita alle nostre lotte e i risultati sono arrivati ed altri ne arriveranno. La politica – conclude Peltristo nella lettera – deve tornare ad occuparsi in primis dei cittadini, la gente non chiede miracoli o voli pindarici, vuole solamente essere ascoltata e sentire che qualcuno gli stia vicino nei problemi di tutti i giorni e soprattutto cerchi di difendere e tutelare i propri interessi. Il sottoscritto continuerà ad impegnarsi come sempre ha fatto mettendoci la faccia e sempre nell’interesse generale. E per finire: “Le mie dimissioni sono irrevocabili”.

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