
Fontane ferme e degrado, il Comune risponde ai cittadini
Nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale di Castiglione del Lago, tenutasi il 24 giugno, è emersa una novità significativa sul fronte della sicurezza urbana: verrà finalmente ricostruito il parapetto situato davanti alla fontana Avis, danneggiato mesi fa da un pullman durante le manovre effettuate in occasione della Festa del Tulipano. Il danno, che risultava già coperto da indennizzo assicurativo, è stato incluso nella più recente variazione di bilancio comunale, permettendo l’avvio dei lavori senza ulteriori ritardi da parte del settore competente.
Il parapetto, situato nella zona di accesso al centro storico, rappresenta non solo un elemento architettonico di protezione, ma anche un riferimento simbolico per l’ingresso al cuore cittadino. La sua assenza, protrattasi per diversi mesi, ha suscitato polemiche tra residenti e visitatori, aggravate dall’assenza di comunicazioni chiare sui tempi di ripristino. Ora, con il passaggio formale in bilancio, si conclude una fase di stallo durata troppo a lungo, aprendo finalmente la strada all’intervento necessario.
All’interno della stessa seduta consiliare è stato affrontato anche un altro tema sentito dalla cittadinanza: lo stato di abbandono delle fontane pubbliche, molte delle quali da tempo non risultano più funzionanti. L’intervento del gruppo civico La Voce dei Cittadini ha posto l’accento sulla necessità di un’azione concreta per restituire decoro e funzionalità agli impianti, soprattutto in vista della stagione turistica estiva.
Le fontane di Castiglione del Lago, concepite come elementi qualificanti del paesaggio urbano e simboli della storica vocazione idrica della cittadina, versano in condizioni di degrado da troppo tempo. In particolare, le fontane collocate nei punti più strategici, come agli ingressi del paese o nelle principali piazze, appaiono ferme e trascurate. Il malfunzionamento generalizzato non riguarda solo la fontana Avis, ma anche altri impianti che un tempo contribuivano all’immagine curata del tessuto urbano.
Purtroppo, durante il consiglio, non sono emerse indicazioni incoraggianti riguardo a un imminente ripristino degli impianti idrici ornamentali. Al momento, secondo quanto riferito, non ci sarebbero margini tecnici o economici per interventi immediati. Una situazione che si trascina da anni e che oggi appare aggravata dalla coincidenza con il periodo di maggiore affluenza turistica, rendendo il contrasto tra la vocazione accogliente del borgo e l’effettivo stato delle sue strutture ancora più evidente.
Il dibattito in consiglio ha messo in luce una crescente attenzione da parte dell’amministrazione ai temi del decoro urbano e della sicurezza, in particolare laddove sollecitati da iniziative civiche. Il caso del parapetto alla rotonda rappresenta un esempio concreto di come la pressione cittadina possa stimolare risposte operative da parte del Comune, seppure con tempistiche non sempre rapide.
La questione delle fontane, invece, resta aperta. L’assenza di una pianificazione chiara per il loro recupero evidenzia una fragilità sistemica nella gestione degli arredi urbani e nella valorizzazione dell’identità storica della città. Castiglione del Lago, che in passato aveva puntato proprio sull’acqua come elemento distintivo del proprio paesaggio e della propria offerta turistica, rischia ora di perdere un pezzo della sua immagine.
L’impatto del degrado non si limita alla percezione visiva, ma coinvolge anche l’esperienza complessiva del visitatore. La mancata funzionalità delle fontane compromette la narrazione del luogo come destinazione curata, oltre a rappresentare una criticità ambientale in termini di pulizia e manutenzione degli spazi pubblici.
In questo contesto, il ripristino del parapetto rappresenta una buona notizia, ma resta isolato rispetto al più ampio quadro di criticità emerse. Il consiglio comunale, sebbene ora consapevole delle problematiche grazie anche alle sollecitazioni delle realtà civiche, non ha ancora espresso un piano organico di riqualificazione degli spazi pubblici, né ha indicato tempi certi per ulteriori interventi.
La situazione richiede un cambio di passo nella programmazione e nella comunicazione istituzionale. I cittadini, dopo aver assistito a mesi di immobilismo, attendono segnali concreti e misurabili su tutti i fronti del decoro urbano. A partire dalle fontane, simbolo visivo e funzionale di una città che vuole presentarsi viva e accogliente, e non spenta e in attesa di risposte.
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