Con “Secco” gli ortaggi sono salvi, obiettivo salvare il bio

Con “Secco” gli ortaggi sono salvi, obiettivo salvare il bio

Con “Secco” gli ortaggi sono salvi, obiettivo salvare il bio

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Obiettivo: salvare ortaggi bio che altrimenti andrebbero sprecati. Svolgimento: disidratarli con l’energia solare e trasformarli in condimenti sani e gustosi. Titolo della missione: Secco. Davide Sangiovanni, perugino classe 1987, laureato in agraria a Perugia, è da sempre interessato a pratiche di agricoltura sostenibile da adattare alle piccole realtà produttive e ha fondato la startup “Cibo Matto”. Ora è pronto a lanciare il suo prodotto “Secco” che consiste nella produzione di verdure biologiche disidratate e che nasce per gestire le eccedenze di produzione delle piccole aziende orticole locali che altrimenti dovrebbero deprezzare il prodotto e destinarlo a grossisti spesso neanche interessati (viste le esigue quantità).

Davide ha cominciato la sua attività in garage, come vuole la tradizione dei più grandi innovatori, nel 2018 con dei prototipi di essiccatore solare poiché, guarda caso, il periodo di maggiore produzione degli ortaggi coincide con l’estate. Dopo vari esperimenti decide di avviare il laboratorio Cibo Matto specializzato nella disidratazione a bassa temperatura nell’estate 2020. Ovviamente l’essiccatore attuale prevede un ausiliario a corrente per eventuale mancanza di sole.

Il processo di essiccazione avviene a bassa temperatura (40 gradi) quindi poco invasivo e il risultato garantisce una buona concentrazione di antiossidanti e sostanze aromatiche. Il laboratorio si trova a Castiglione del Lago e i fornitori sono in regione (alta e media valle del Tevere) e in Valdichiana. Il prodotto che arriva in laboratorio è freschissimo e lavorato in giornata, dopo il lavaggio e la mondatura eseguite manualmente si effettua il taglio e si dispone il prodotto in speciali contenitori forati per alimenti e si essiccano nel forno solare.

Una volta secchi, dopo 12 ore, gli ortaggi vengono conservati in contenitori alimentari. Il risultato finale sono combinazioni di verdure, confezionate in sacchetti da 2 porzioni, dal nome “Secco”. L’essiccazione è un sistema di conservazione antichissimo e si basa sulla mancanza di acqua che inibisce l’attività di batteri e enzimi. Su seccobio.it si trovano le ricette. (SM)

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