Dall’8 al 10 agosto a Gaiche, nella Parrocchia di Santa Maria Assunta in Pietrafitta di Piegaro, si terranno degli eventi di carattere religioso e culturale dedicati al bicentenario della morte del beato Leopoldo da Gaiche (1815-2015). Per l’occasione sarà riaperta al culto la chiesa di San Lorenzo, gioiello architettonico e pittorico del patrimonio storico-artistico umbro, che ospiterà la gran parte di questi eventi patrocinati dall’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve e dall’Amministrazione comunale di Piegaro, promossi dalla Parrocchia con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e in collaborazione con la Proloco Fontana di Gaiche e numerose associazioni locali.
Per l’occasione giungerà a Gaiche l’urna del beato Leopoldo, l’8 agosto (ore 18), conservata presso il Convento di Monteluco di Spoleto. Ad accoglierla ci saranno l’arcivescovo emerito mons. Giuseppe Chiaretti, il sindaco di Piegaro Roberto Ferricelli e i rappresentanti delle Istituzioni civili e religiose locali.
«E’ una tre-giorni di momenti di preghiera, di studio, celebrazioni liturgiche e di incontri conviviali e di esposizione di prodotti tipici ed artigianali – annuncia il parroco don Fabrizio Fucelli –. Interessante sarà la conferenza dal titolo “Il beato Leopoldo e i suoi luoghi” e relativa visita guidata. Il tutto culminerà con la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal nostro cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti nel pomeriggio del giorno di san Lorenzo, il 10 agosto».
In particolare, sarà un’occasione per ricordare, approfondire e far conoscere la testimonianza di fede di questo beato – evidenzia don Fucelli –, che nacque a Gaiche il 30 ottobre del 1732. I suoi genitori erano contadini, ma benestanti e provarono una grande gioia quando seppero dell’intenzione del figlio di diventare frate francescano. Ben presto si rivelò un eccellente oratore e predicatore al punto da essere definito l’“apostolo dell’Umbria e degli Stati Pontifici”».
Il beato Leopoldo da Gaiche, narrano le cronache, teneva «prediche spesso concitate e dai toni profetici e preparate meticolosamente. Prima di salire su un pulpito si raccoglieva profondamente in preghiera e spesso tremava fino a quando non iniziava a parlare. Molto austero era il suo regime di vita, si spostava da un paese ad un altro sempre a piedi, noncurante delle condizioni atmosferiche. Da un diario delle predicazioni sappiamo che tenne trecentotrenta missioni della durata media di quindici giorni, quaranta quaresimali e innumerevoli novene».
Morì a Spoleto il 2 aprile 1815, all’età di 83 anni, e grande è la fama di santità e tante le grazie ottenute dai fedeli. Fra Leopoldo da Gaiche fu proclamato beato il 12 marzo 1893 da papa Leone XIII che per trentadue anni fu vescovo di Perugia.
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