Civica Piegaro torna a parlare di sanità con una nuova proposta
I servizi delle AFT devono essere potenziati e devono essere istituiti anche quelli pediatrici. Questo è quanto emerge dal messaggio che il gruppo consiliare della Civica Piegaro, con il capogruppo Augusto Peltristo e i consiglieri Roberto Pinzo e Gianmaria Tei che hanno inviato all’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, al direttore Massimo D’Angelo e a tutti i direttori dei distretti dell’Usl 1 e 2 in merito alle attività svolte dall’Aggregazione funzionale territoriale (Aft) nella regione Umbria.
Le Aft sono ambulatori dove i medici di medicina generale svolgono la propria attività dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 16 e il sabato dalle 8 alle 14. Attualmente sono 38 quelli operativi.
«A nostro avviso – esordisce Peltristo – è un servizio che ha delle grandi potenzialità, ma ancora dopo 4 anni non è strutturato al meglio: molte delle attività che si proponevano di raggiungere sono rimaste sulla carta. Oltre alle visite mediche, i medici potrebbero essere spinti a erogare, verso i pazienti, la diagnostica di primo livello. Rafforzando i servizi sanitari territoriali – prosegue – il cittadino riceverebbe assistenza e cure più idonee e si eviterebbero accessi inappropriati al pronto soccorso, lasciando all’ospedale i casi di effettiva complessità. Ora Peltristo propone alle autorità sanitarie regionali il servizio AFT pediatrico».
«Le attenzioni delle istituzioni – prosegue il Capogruppo- sono state finora rivolte principalmente al progetto di rivisitazione della medicina dell’adulto, ma un Sistema Sanitario globale non può prescindere dal farsi carico anche dell’età pediatrica, che rappresenta quella fascia di cittadini che per caratteristiche e potenzialità è da tutelare particolarmente, anche in un’ottica di sviluppo futuro del paese. I pediatri nelle AFT– conclude Peltristo – oltre ad offrire un’assistenza continuativa ai piccoli pazienti, potrebbero svolgere un ruolo fondamentale in termini di prevenzione, dall’educazione ai corretti stili di vita, alle vaccinazioni».
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