Nel primo pomeriggio di ieri 2 dicembre i militari della Stazione di Città della Pieve, intorno alle 13.00, erano stati allertati per le ricerche di un’autovettura Ford Focus, i cui occupanti avevano, poco prima, commesso una rapina ai danni di un anziano di Parrano (TR). L’uomo, che, nel corso dell’aggressione, era stato ferito, aveva riportato lesioni che erano state giudicate guaribili in trenta giorni dai sanitari dell’ospedale di Orvieto.
Immediatamente la Centrale Operativa della Compagnia aveva predisposto alcuni posti di blocco, per intercettare i fuggiaschi che si dirigevano, inseguiti dai carabinieri della Stazione di Fabro, proprio verso il territorio pievese.
L’autovettura ricercata, dopo non essersi arrestata all’alt dei militari dell’Aliquota Radiomobile, che stavano effettuando un posto di controllo nella frazione Po’ Bandino, continuava la sua fuga in direzione della località “Caselunghe”, ma veniva intercettata dalla pattuglia della Stazione di Città della Pieve, che la inseguiva mentre questa si addentrava in strade sterrate per terminare la sua corsa, uscendo dalla sede stradale e finendo all’interno di un campo incolto.
A quel punto tutti e quattro gli occupanti tentavano di far perdere le proprie tracce nelle campagne circostanti, ma i militari riuscivano comunque a bloccarne due, una ragazza ed un ragazzo.
I due venivano accompagnati negli uffici della Stazione, dove i successivi accertamenti consentivano di ricostruire l’intera vicenda, che fino a quel momento era costituita da notizie frammentarie e ad accertare i numerosi precedenti di polizia a carico dei fermati.
Inoltre, grazie alla collaborazione con i colleghi della Stazione CC di Fabro, che prendevano la denuncia della vittima, era possibile acquisire utili elementi di colpevolezza nei confronti della ragazza, minore d’età e domiciliata presso un campo nomadi di Roma. Nel frattempo, altre autopattuglie delle Stazioni dipendenti dalla Compagnia pievese continuavano la caccia agli altri due complici, senza purtroppo aver successo.
Al termine di tutte le indagini, la giovane veniva tratta in arresto per il reato di rapina aggravata in concorso, mentre il ragazzo, sul quale gli elementi di reità non erano altrettanto certi, veniva deferito in stato di libertà.
In merito all’autovettura, inoltre, emergeva che, lo scorso novembre, era stata cancellata d’ufficio dal P.R.A. ed era cessata dalla circolazione, perciò veniva sottoposta a sequestro, cosi come anche alcuni gioielli in oro, recuperati dopo che la minore, durante la breve fuga a piedi, aveva gettato.
La giovane, una volta terminati tutti gli adempimenti di routine, è stata accompagnata all’Istituto Penale per i Minorenni di Firenze.
Restano ancora chiaramente in atto le indagini per individuare i complici, che sono, per il momento, riusciti a sottrarsi alla cattura.
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