«Pieno appoggio alla ricandidatura della presidente Marini: ha tenuto saldo il timone durante la peggiore delle tempeste, riformando l’Umbria e difendendo il suo sistema socio-sanitario». In vista dell’assemblea regionale del Partito democratico di lunedì prossimo – dove si discuterà delle elezioni regionali della prossima primavera – i tre primi cittadini dei comuni più grandi del lago Trasimeno prendono posizione in favore di una nuova investitura per Catiuscia Marini.
Per i sindaci: «c’è un bilancio positivo sull’azione amministrativa della Regione nei cinque anni del primo mandato Marini. A fronte di una crisi economica che ha stravolto il panorama sociale, l’Umbria ha avviato un percorso di riforme mirate ad alleggerire la burocrazia e contenerne i costi, sostenere l’iniziativa privata e difendere un modello di stato sociale che è ancora oggi punto di riferimento nazionale. Un percorso – sottolineano Batino, Betti e Chiodini – che dovrà essere necessariamente portato a termine, anche con un fattivo contributo di idee e azioni da parte dei territori. Auspichiamo – proseguono – che il discorso sui nomi si chiuda al più presto per affrontare nel modo più proficuo e partecipato possibile la predisposizione del programma».
«Catiuscia Marini – affermano i tre primi cittadini – è un interlocutore attento e autorevole, con cui continuare il percorso intrapreso in questi anni. Allo stesso tempo siamo assolutamente convinti che a lei vada affiancata una compagine forte e preparata, espressione dei territori e attenta alle esigenze di rinnovamento ed innovazione di cui anche la nostra Regione necessita.
Ci dichiariamo disponibili fin da subito – concludono – a dare il nostro contributo programmatico affinché con i territori che rappresentiamo, anello di congiunzione fra il capoluogo di Regione e la bassa Toscana, si possa intraprendere un proficuo cammino legato all’ammodernamento infrastrutturale e tecnologico, al potenziamento dell’offerta turistica, alla sperimentazione di forme di razionalizzazione amministrativa dal basso, alla gestione del sistema sanitario e di quello dei rifiuti».
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