Gran finale per Accademia Isola Classica & Festival 2021

Gran finale per Accademia Isola Classica & Festival 2021

La quarta edizione di Accademia Isola Classica & Festival si prepara ad una chiusura nel segno del successo. Dopo il tutto esaurito registrato ad Isola Maggiore per i concerti dello scorso 28 agosto con i violinisti Mi-kyung Lee e Vlad Stanculeasa, il violista Ettore Causa e il violoncellista Antonio Lysy e quello di ieri giovedì 2 settembre con il violoncellista inglese Steven Isserlis, che hanno già registrato complessivamente duecento presenze, ci attendono due serate indimenticabili nella cornice da sogno del Lago Trasimeno, che già registrano il pieno di prenotazioni del pubblico.

Protagonisti assoluti i tredici artisti di Accademia 2021. Venerdì 3 settembre alle ore 20 nella Chiesa di San Salvatore e in piazza con il maxischermo il concerto dei giovani talenti e dei Maestri di Accademia “RUSSIAN HERITAGE” con la sonata in do maggiore per due violini, op. 56 di Prokofiev, il Quartetto per archi n. 2 in re maggiore di Borodin e il Quartetto per archi n. 4 in re maggiore, op. 83 di Shostakovich. Sabato 4 settembre la serata conclusiva del festival con il concerto di Maestri e giovani talenti dedicato a “LA SCUOLA NAZIONALE CECA” con il Quartetto per archi n. 2 “Lettere intime” di Janàček e il Quartetto per archi n. 12 “Americano” in fa maggiore, op. 96 di Dvořák.

Green pass obbligatorio. Ricordiamo che per i due concerti ad ingresso gratuito che si svolgono nel weekend del 3 e 4 settembre nella Chiesa San Salvatore di Isola Maggiore i posti sono preassegnati. Prenotazione e green pass sono obbligatori. Dopo il concerto è previsto il rientro a terra ferma con il traghetto da Isola Maggiore a Tuoro sul Trasimeno delle ore 22.15. Per informazioni: info@accademiaisolaclassica.com (http://www.accademiaisolaclassica.com/ita.html)

Giovani talenti e musica classica. È questo il binomio vincente che da sempre distingue Accademia Isola Classica come eccellenza internazionale nel panorama della produzione e formazione artistica a sostegno delle nuove generazioni di musicisti: violinisti, violoncellisti e violisti.  Erano in più di duecento alle selezioni, ma solo in tredici sono diventati studenti dell’Accademia. Hanno tutti tra i 15 e i 27 anni. L’esperienza che stanno vivendo grazie all’Associazione Musicale Seraphino (AMS) è più di una masterclass, ma un vero incrocio di mondi, lingue e culture, grazie al linguaggio universale per eccellenza: quello della musica. Hiroki Kasai ha 21 anni e viene dal Regno Unito, come Mathilde Milwidsky che di anni ne ha 26. Hans Christian Aavik ha 23 anni e Amanda Ernesaks solo 19, entrambi estoni. Julia Schuller viene dalla Svizzera e ha 22 anni, Maya Wichert viene dalla Germania ed è l’artista più giovane di Accademia, ha 15 anni. Sono tutti violinisti. Cassia Drake viene dagli Stati Uniti e ha 22 anni, Josè Nunes 25 anni dal Portogallo e sono violisti, come la tedesca ventiduenne Pauline Schulte-Beckhausen. Silvia Gira e Alessandro Mastracci hanno 22 e 23 anni e sono italiani, Willard Carter di 19 anni è inglese e insieme a Jason Pegis ventisettenne statunitense costituiscono la nuova classe di violoncello. Tutti nomi sconosciuti ai più, ma già vincitori di concorsi internazionali e in agenzie con carriera solistica. Tutte giovani promesse che provengono dai conservatori più prestigiosi d’Europa e Stati Uniti: Escuela Superior de Musica Reina Sofia, Hochschule für Musik und Theater München, Hochschule für Musik Würzburg, Hochschule für, Musik Hanns Eisler Berlin, Conservatorium Van Amsterdam, Royal Academy of Music London, HKB Bern University of Arts, Juilliard School of Music e Yale University. Ragazzi determinati nel non permettere a questo virus di mettere in ostaggio i propri sogni, la propria carriera. Li hanno accolti nell’isola quattro professori, grandi nomi della classica: i violinisti Mi-kyung Lee e Vlad Stanculeasa, il violista Ettore Causa e il violoncellista Antonio Lysy. Tutti loro insieme ai Maestri e grazie ad Accademia fino al 4 settembre saranno veri isolani unendosi a chi popola Isola Maggiore tutto l’anno.  

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