Panicale, Caffè Alzheimer, per dare sollievo a malati e familiari
Colpisce il 5% della popolazione ultrasessantacinquenne: tra i 700 egli 800 individui se si guarda al solo territorio del Trasimeno. E’ tra le più terribili malattie degenerative che colpiscono la terza e quarta età, anche se nemmeno la seconda età può più considerarsi al riparo. Stiamo parlando dell’Alzheimer, patologia per la quale il Trasimeno si sta organizzando e che dal prossimo 21 giugno troverà a Panicale un servizio innovativo ad hoc. E’ stato presentato questa mattina nella Sala consiliare del Comune capofila della Zona sociale 5 “Caffè Alzheimer”, progetto promosso dall’Associazione Amata Umbria in collaborazione con la Cooperativa Polis. Seconda esperienza in Umbria dopo quella attivata un anno e mezzo fa Fontenuovo a Perugia, il progetto, come spiegato questa mattina dalla presidente di Amata, la geriatra Annalisa Longo, e dal presidente di Polis, Gianfranco Piombaroli, ha la finalità di favorire la socializzazione e il sostegno alle famiglie con malati di Alzheimer all’interno di un ambiente armonico.
Dal 21 giugno al 28 gennaio 2017, a Panicale in località Olmini, due volte a settimana, il martedì e il venerdì dalle 15 alle 18, malati e familiari potranno prendere parte ad una serie di attività (laboratoriali, di riattivazione cognitiva, motorie e di musicoterapia), svolte in ambienti piacevoli e rilassati dove potranno riacquistare alcune forme di relazione. Con il supporto di professionisti esperti nei vari aspetti che caratterizzano il “prendersi cura” di una persona malata di Alzheimer, si creerà uno spazio d’incontro informale e de-istituzionalizzato dove trascorrere del tempo insieme, socializzare e confrontarsi. E’ infatti dimostrato che momenti come questi costituiscono per il malato un’efficace terapia per ridurre la sofferenza e i danni provocati dalla malattia. Il progetto si pone in continuità con quanto avviato lo scorso anno con il corso di formazione rivolto a familiari, volontari e operatori, durante il quale era stato messo a disposizione uno spazio per far vivere all’anziano un’esperienza di socializzazione e intrattenimento.
“Questo progetto – ha commentato la direttrice del Distretto del Trasimeno, Simonetta Simonetti – mette in evidenza l’importanza della collaborazione. Una patologia così complessa può ricevere risposte solo se c’è il concorso di più soggetti”. Simonetti ha quindi espresso l’auspicio che si possa mettere presto a segno un altro fondamentale servizio, un centro diurno dedicato proprio all’Alzheimer. Auspicio fatto proprio anche dal sindaco di Panicale, Giulio Cherubini: “Il diurno va attivato il prima possibile, anche per adempiere alle disposizioni del Piano regionale”. “Questo progetto – ha quindi dichiarato riferendosi a “Caffè Alzheimer” – merita la massima attenzione e deve essere supportato dal sistema socio-sanitario già strutturato”.
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