Città della Pieve si prepara ad uno dei suoi eventi più importanti. Prendono il via giovedì 11 Giugno con l’apertura delle taverne le iniziative legate alla 50esima edizione dell’Infiorata di San Luigi Gonzaga a Città della Pieve che si terrà Domenica 21 Giugno e che quest’anno ospiterà al suo interno il 19-20-21 Giugno la rassegna delle infiorate artistiche d’Italia “Casalino in Fiore”.
Ma ecco il programma in dettaglio:
Dall’11 Giugno al 5 Luglio nella Sala Sant’Agostino mostra rievocativa “50 sfumature di… Infiorata”.
Nel corso della manifestazione grande spazio sarà dato alla gastronomia: nell’incantevole scenario degli Orti della Torre del Vescoco aprirà la “Taverna del Barbacane”, dove si potranno gustare piatti della tradizione come le lumache al pizzico, il cinghiale al dragoncello e le carni cotte all’interno di uno spettacolare focolare. Apertura della taverna il 11/12/13/14/18/19/20 dalle ore 20.
Sabato 13 giugno in collaborazione con l’Associazione del Gemellaggio ore 18.00 – Sala Sant’Agostino concerto della corale di Saint-Cyr-Sur-Mer e della Polifonica Pievese.
Domenica 14 Giugno A Palazzo della Corgna giornata di divulgazione della cultura scientifica “INFIOREscienza” organizzata con la collaborazione di ASAV (Associazione Scientifica Antonio Verri) alle ore 10.00 nella Sala Biblioteca di Palazzo Corgna seminario dal titolo “Le essenze dell’infiorata… Aspetti botanici e curiosità”. Ore 16.30 – 18.00 a Palazzo della Corgna si terrà il Laboratorio di educazione ambientale per i bambini “di fiore in fiore… La danza delle api” in collaborazione con il Post Perugia – Officina per la Scienza e la Tecnologia.
Martedì 16 Giugno alle ore 20.30 nella Taverna del Barbacane si tiene l’undicesima edizione de “Il Gusto Dei Fiori” , cena a base di essenze e fiori prenotazione obbligatoria al n° 3497739140 – 3921306753.
Venerdì 19 Giugno alle ore 22.00 nella Sala Sant’Agostino si terrà la presentazione dei gruppi partecipanti alla rassegna nazionale delle infiorate.
Sabato 20 giugno ore 05.30 in P.zza Unità d’Italia inizio infiorate delle delegazioni nazionali; dalle ore 9.00 alle 22.00 (anche domenica 21) in P.zza Plebiscito – P.zza A. Gramsci – Via S.M.Maddalena – Via Sant’Egidio si terrà “Fiori in fiera” (mostra mercato delle essenze e prodotti dai fiori); ore 9.00 – 22.00 (anche domenica 21) su P.zza Unità d’Italia si terrà l’esposizione di terrecotte e dell’arte poliziana della terracotta e l’esposizione florovivaistica e di arte topiaria; alle ore 18.00 in Corso Vannucci inizio 50ª edizione infiorata S. Luigi Gonzaga; ore 22.00 – Via S.M. Maddalena mostra de “I pugnaloni Di Acquapendente”.
Domenica 21 Giugno ci sarà l‘annullo filatelico in onore del 50° anniversario del Terziere e la visita guidata dell’infiorata e dei luoghi d’arte nelle vie del Terziere in collaborazione con il FAI del Trasimeno. A conclusone delle celebrazioni, alle ore 19 nella Cattedrale dei Santi Gervasio e Protasio la Santa Messa celebrata dal vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve Mon. Paolo Giulietti a seguire la processione in onore di San Luigi Gonzaga (patrono del Terziere).
Rassegna nazionale. Dal Lazio alla Liguria, dalle Marche alla Campania, fino alla Toscana, la Puglia, la Sicilia e l’Umbria, Città della Pieve ospiterà 22 delegazioni tra le più conosciute infiorate italiane che, dalla mattina di sabato 20, realizzeranno le proprie opere in piazza Unità d’Italia trasformandola in una grande tela artistica. Nel pomeriggio di sabato si uniranno loro anche gli infioratori del Terziere Casalino che in corso Pietro Vannucci realizzeranno la tradizionale infiorata di S. Luigi Gonzaga, patrono del Terziere.
Note storiche. I Terzieri hanno origine antica e affondano le proprie radici nella suddivisione della città medievale in tre parti, fortemente antagoniste tra loro. Adagiata a 500 metri di altezza su un colle che domina la Val di Chiana e il Trasimeno, Città della Pieve ha origini antichissime che risalgono al periodo etrusco-romano; libero comune dal 1228 sotto la protezione dell’imperatore Federico II di Svevia, diede i natali nella metà del XV° Secolo al suo figlio più illustre, Pietro Vannucci detto Il Perugino, che ha regalato alla città una serie di gioielli di inestimabile valore.
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