
Spaccio di droga, scoperto gruppo criminale a Passignano, arresti
Un albanese di 30anni, domiciliato a Passignano sul Trasimeno, già noto alle Forze dell’Ordine è stato arresto dai Carabinieri di Città della Pieve e condotto nel carcere di Capanne. L’uomo è considerato il leader di un gruppo criminale dedico allo spaccio di droga. L’arrestato utilizzava come forza lavoro tre suoi connazionali. Questi ultimi sono stati messi arresti domiciliari, mentre un albanese, attualmente irreperibile, sarà sottoposto all’obbligo di dimora con presentazione alla polizia giudiziaria.
L’attività investigativa muove i primi passi nel mese di aprile 2020, in pieno “lockdown”. I carabinieri tramite servizi di appostamenti, pedinamenti e sofisticate attività li hanno individuati mentre vendevano dosi di cocaina a soggetti provenienti dalla provincia di Arezzo, Siena ed ovviamente da quella di Perugia.
I clienti erano uomini e donne dell’età compresa tra i 19 ed i 65 anni, fra i quali imprenditori, operai, impiegati, studenti, casalinghe e pensionati, alcuni dei quali beneficiari di reddito di cittadinanza. Le numerose cessioni di stupefacente sono state documentate e molti acquirenti fermati e identificati.
Il principale, presunto indiziato, forte della disponibilità di una cospicua liquidità di denaro, alternava l’utilizzo di numerose automobili (spesso intestate a società di noleggio o a persone esenti da pregiudizi di polizia) e di utenze cellulari, anche internazionali, fissando i luoghi di appuntamento nelle più disparate località del comprensorio passignanese, come ad esempio piste ciclabili, isole pedonali, parcheggi cimiteriali e zone boschive. Tre dei quattro correi sono stati filmati dai militari, mentre trasportavano una cassa di legno da un bosco a un’auto.
I carabinieri, pertanto alle prime luci dell’alba di mercoledì, insieme due unità cinofile del Centro Carabinieri di Firenze, si sono recati nei tre luoghi di dimora degli indagati, due a Passignano e uno nel comune di Corciano, nonché sono state eseguite perquisizioni domiciliari e personali. Sono stati trovati 6.860 euro in contanti, suddivisi in banconote da 20 e 50 euro, due grammi di cocaina suddivisa in altrettanti involucri di cellophane termosaldati, 9 telefoni cellulari, di cui 4 di ultima generazione, 10 sim card e vari appunti contabili.
“E’ doveroso – comunica l’Arma di Perugia in una nota – rappresentare l’estrema difficoltà incontrata dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Città della Pieve nell’espletamento dell’attività d’indagine nei confronti dei tre destinatari delle misure restrittive. Gli stessi, si sono sempre dimostrati prudenti nel cercare di non lasciare alcuna traccia”.
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