Il monossido di carbonio presente nelle bombole dei sub umbri morti nelle isole Formiche era dieci volte superiore al limite. Il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio li definisce “Valori letali”. I dati sono stati depositati dal consulente tecnico nominato dalla procura di Grosseto che sta cercando di far luce sulla morte Fabio Giaimo, Enrico Cioli ed Enrico Trevani.
Aria avvelenata ha provocato la morte dei tre, ma ora resta da capire da cosa sia dipeso: dalle bombole o da un problema legato alle operazioni di compressione dell’aria. Su questo aspetto il titolare del diving di Talamone che ha noleggiato parte dell’attrezzatura ai sub è attualmente unico indagato della vicenda.
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