Magione sempre più al centro di studi sul Medioevo

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Magione sempre più al centro di studi sul Medioevo

L’incontro con Franco Cardini primo momento programmatico per costruire specifici rapporti di collaborazione con il Centro Internazionale di Studi sulle Culture del Pellegrinaggio (CISCuP),

L’incontro tenutosi con il professor Franco Cardini primo momento programmatico per costruire specifici rapporti di collaborazione tra Magione e il Centro Internazionale di Studi sulle Culture del Pellegrinaggio (CISCuP), che ha patrocinato l’evento, rispetto al cui orizzonte di ricerca il territorio magionese può vantare un’identità storicamente qualificante soprattutto attraverso la figura di Fra Giovanni da Pian di Carpine più volte ricordato dallo studioso in dialogo, moderato da Simon Francesco Di Rupo, con lo storico del medioevo Jacopo Mordenti e Ilaria Sabbatini, storica del pellegrinaggio .

“Una grande lezione di Storia ma non solo. Un confronto tra specialisti del medioevo che, come sempre avviene quando il rigore della ricerca si coniuga al piacere della divulgazione, ha saputo restituire al pubblico strumenti interpretativi e stimolare riflessioni critiche utili nel presente”

è il commento dell’assessore alla cultura del Comune di Magione, Vanni Ruggeri, a seguito dell’incontro tenutosi al Teatro Mengoni.

“Gerusalemme, punto di partenza e catalizzatore dei diversi contributi – prosegue Ruggeri –, ha rappresentato il prisma su cui far riflettere categorie storiche e tematiche di ampia portata: la scoperta dell’altro, la costruzione del nemico, il dialogo tra Oriente e Occidente, la sfida culturale della comprensione di alterità e differenze, l’idea di crociata, i cortocircuiti della narrazione pseudo-storica. Un palinsesto tematico che ha spesso richiamato il nome e l’opera di Fra Giovanni da Pian di Carpine: ecco, la valorizzazione di questo personaggio, al di là della dimensione localistica, passa anche e soprattutto attraverso la costruzione di momenti culturali come questo, capaci di allargare orizzonti e interrogativi, sollecitare connessioni e confronti, contestualizzare quadri storici e antropologici.”

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