
Sciagura alle Isole delle Formiche, nel mare della Maremma, in provincia di Grosseto. Tre amici, tre sub morti durante un’immersione. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della capitaneria di porto, coordinati dalla procura di Grosseto, il più anziano, Fabio Giaimo, durante l’immersione avrebbe cominciato a battersi il petto, come a indicare un malore. I due bastioli, Enrico Cioli e Gianluca Trevani, avrebbero cercato di soccorrere l’amico e siano morti per soccorrerlo, riemergendo troppo in fretta da una profondità di 40 metri.
Un’altra ipotesi, però, è che le bombole fossero difettose. La procura ha aperto un’inchiesta, senza ipotesi di reato, e ha sequestrato la strumentazione. Per tutta la sera, gli uomini della capitaneria di porto hanno ascoltato i testimoni.
L’allarme è scattato attorno a mezzogiorno, quando la sala operativa della guardia costiera di Porto Santo Stefano ha ricevuto una richiesta di soccorso per quattro sub in difficoltà, a circa 11 miglia a largo. La capitaneria di porto ha inviato due motovedette e ha fatto decollare un elicottero per le ricerche in mare. Quando i militari hanno raggiunto il gruppo, tre sub erano morti e un sub era incosciente, ma ancora vivo.
È stato trasportato da una motovedetta fino alla scogliera delle Formiche e affidato alle cure mediche del personale del 118. I corpi degli altri 3 sub, invece, sono stati presi a bordo dalle altre unità della guardia costiera.
La Procura di Grosseto ha aperto un’inchiesta ma al momento non ci sono ipotesi di reato. Gli investigatori aspettano che il sopravvissuto stia meglio in modo da poter ascoltare la sua versione dei fatti.
Al momento, la Procura di Grosseto, ritiene più probabile l’ipotesi che i sub siano morti nel tentativo di soccorrere l’amico rispetto a quella di un difetto nelle bombole. La strumentazione è stata comunque sequestrata.
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