Il compressore ha funzionato bene! Ieri, 11 settembre 2014, allo stabilimento Bauer di Arcugnano (Vicenza) dai consulenti della difesa del titolare del ”diving club”, della procura e delle parti civili sarebbe emersa una nuova prova. Fabio Giaimo, Enrico Cioli e Gian Luca Trevani, sono i tre sub morti alle isole Formiche di Grosseto il 10 agosto scorso dopo aver utilizzato le bombole ricaricate da Andrea Montrone, il titolare del diving di Talamone indagato per omicidio colposo plurimo.
Dagli esami fatti è stata riscontrata una quantità di monossido di carbonio irrilevante dopo oltre nove ore nelle quali il compressore è rimasto acceso”, ha detto Riccardo Lottini, difensore di Andrea Montrone.
I consulenti hanno inoltre visionato i filtri e controllato il surriscaldamento del macchinario prima della prova su due bombole: la prima riempita in modo corretto, la seconda a 20 centimetri di distanza dal compressore.
E’ stato anche ipotizzato dai consulenti di effettuare una prova sulla barca di Montrone a Talamone e di ripetere tutti i movimenti che il titolare del ”diving club” fece la notte del 9 agosto quando riempì le 30 bombole che il giorno dopo furono utilizzate dai subacquei per le escursioni.
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