Commemorate le vittime della strage nazista di Montebuono – Ricordate con una cerimonia ridotta a causa della pioggia le undici vittime cadute per mano nazista a Montebuono nel giugno del 1944.
Il sindaco Giacomo Chiodini, l’assessore alla cultura Vanni Ruggeri e Mari Franceschini, presidente ANPI provinciale Perugia, hanno deposto una corona di alloro ai piedi del Monumento al Partigiano fatto erigere in località Montebuono, Agello di Magione, luogo in cui avvenne l’eccidio.
“A quasi ottanta anni di distanza – ha affermato il sindaco Giacomo Chiodini – è sempre forte l’emozione nel commemorare questa drammatica insurrezione di contadini partigiani contro i tedeschi occupanti. Un anniversario da celebrare ogni anno in nome della pace e della democrazia contro ogni guerra e ogni dittatura”.
La vicenda è inserita a pieno titolo nella lotta di Resistenza contro le truppe nazi-fasciste tedesche in ritirata, come dimostra la medaglia di bronzo conferita al Comune di Magione dal Presidente della Repubblica il 9 novembre del 2005.
I fatti videro protagonisti Carlo Battigambe, Angelo Belfico, Sestilio Burattini, Alfredo Cipolloni, Angelo Fagioli, Quartilio Fagioli, Renzo Felicioni, Sante Mencaroni, Gaetano Pedetti, Fernando Renaglia, Franco Zeetti, tutti uccisi e Nazareno Dogana, Francesco Fiacca, Carlo Massetti feriti in un agguato dei tedeschi. Sotto il comando del tenente Lanfranco Bonanno, i contadini, esasperati dall’ennesima razzia tedesca, imboccarono la strada che da Mugnano conduce alla gola di Montebuono, dove si trovavano appostati alcuni carri armati tedeschi.
I soldati, dopo un iniziale momento di sbandamento, non tardarono a piegare la resistenza dei contadini, falciati dal fuoco martellante delle mitragliatrici appostate nei boschi circostanti: dieci di loro rimasero sul terreno, tre furono feriti e tra questi due ragazzi non ancora diciottenni e un fanciullo che si trovava in mezzo ai campi di grano. L’undicesima vittima fu il diciannovenne Ferdinando Renaglia di San Savino.
Sul crinale di Montebuono, in corrispondenza dell’incrocio tra la strada che si arrampica in direzione di Agello e la direttrice che prosegue verso Mugnano, un monumento realizzato da Romeo Mancini su committenza dell’amministrazione comunale ricorda gli undici contadini caduti in un conflitto a fuoco contro i soldati tedeschi in ritirata, l’8 giugno 1944.
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