Sub umbri morti alle isole Formiche di Grosseto. Il monossido di carbonio, oltre il limite consentito dentro le bombole, potrebbe essere la causa della morte. Saranno adesso le analisi tecniche a svelare se si tratta soltanto di un’ipotesi o se invece diverrà una certezza sostenuta da dati scientifici. A indagare sulla morte di Fabio Giaimo, Enrico Cioli e Gian Luca Trevani è la procura di Grosseto che dato mandato alla Siad di Orio di Sopra (Bergamo) di estendere a tutte e trenta le bombole utilizzate.
Gli accertamenti ulteriori dovranno chiarire in tempi brevi a quali rischi è stato sottoposto inconsapevolmente chi si è immerso alle Formiche utilizzando le bombole fornite dal diving Abc di Andrea Montrone, che al momento risulta essere l’unico indagato. Le indagini dovranno anche appurare un altro aspetto: come il monossido di carbonio letale sia finito all’interno delle bombole.
Due le ipotesi attualmente al vaglio degli inquirenti: un malfunzionamento del compressore usato da Montrone per ‘rabboccare’ o un errore umano nella manovra, compiuta dallo stesso titolare del diving toscano quando la comitiva era già salita sulla barca e stava raggiungendo il luogo dell’immersione. La Procura di Grosseto entro la fine del mese dovrà stabilire come sono andate davvero le cose alle Formiche.
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